Business case: come migrare al cloud senza problemi

Il cloud attrae, intriga, stimola le aziende incuriosite dai vantaggi in termini di organizzazione e di modello di business che potrebbe portare. Ma il primo passaggio per transitare verso la nuvola consiste nella realizzazione di un business case che metta il vertice aziendale di fronte alla realtà dei numeri per prendere decisioni ponderate. Il Business case permette infatti di quantificare il ritorno economico derivante dal passaggio nel cloud.

Prima di tutto bisogna prima individuare i driver di scelta che fanno pensare all’azienda che il cloud possa essere la soluzione ideale e misurare quindi i vantaggi in termini di costi benefici. Quali sono i limiti delle soluzioni attuali? Perché il cloud potrebbe migliorare la situazione? Il cloud permetterebbe di diventare più competitivi? Queste alcune delle domande da porsi in chiave generale.

Riguardo la tecnologia la parte tecnica deve essere allineata ai dati finanziari e per scendere sul pratico bisogna rispondere a domande sul costo attuale dell’infrastruttura tecnologica, la spesa per i server, i datacenter e l’energia elettrica. Il cloud deve dimostrare con i numeri la convenienza rispetto all’on premises. In sostanza, quanto costa l’attuale soluzione on premises e quanto potrebbe costare la stessa soluzione in cloud. Qui potete trovare il pricing calculator relativo ad Azure, la soluzione di Microsoft per il cloud.

L’assessment è la fase iniziale di valutazione tecnologico-finanziaria seguita da quella di pianificazione e sviluppo. In questa fase bisogna scegliere le tecnologie, i fornitori e anche le eventuali figure da assumere e da formare. Particolare attenzione deve essere data anche alla formulazione del contratto e dei Kpi anche se bisogna tenere conto che spesso ci sono meno possibilità di personalizzazione delle clausole. Altra valutazione è relativa ai tempi del passaggio e quali soluzioni fare transitare. Si pensa di portare sul cloud anche l’area mission critical?

Superata questa prima fase di valutazione si passa all’esecuzione del progetto. La nuvola inizia a mostrare le sue potenzialità con tutti i riflessi sull’organizzazione aziendale e il modello di business.

Con il running si passa alla fase finale con la effettiva implementazione della migrazione e la verifica dei costi che in fase iniziale possono essere appesantiti dalla formazione per il personale. È da valutare anche la possibilità di avere più fornitori nel mondo cloud per non essere legati solo a un’azienda e a eventuali problemi tecnologici.

Nella valutazione finale bisogna ragionare in un’ottica di medio-lungo periodo, non limitandosi ai costi ma a tutti i riflessi che si possono avere sull’organizzazione e il modello di business delle aziende. Per esempio il cloud, nella versione Software as a service, permette di accedere a soluzioni magari troppo costose nell’on premises o per le quali il tempo di utilizzo limitato non ne giustificava l’acquisto che possono invece rivelarsi utili per sviluppare nuove iniziative. Il Cloud poi è riconosciuto come ambiente privilegiato per l’utilizzo di metodologie e strumenti Agile e DevOps e quindi per l’abbattimento dei silos che caratterizzano il modo di lavorare della Direzione It, al proprio interno e nella relazione con il business.

Il passaggio verso il cloud è una delle specializzazioni di Lobra Futura che possiede la certificazione Microsoft cloud platform che testimonia l’esperienza della società nell’implementazione, vendita e manutenzione dei servizi costruiti sul cloud di Microsoft Azure.