Scopri come Copilot e l’IA generativa sono utili per la produttività della tua azienda

Con l’intelligenza artificiale generativa e in particolare con strumenti di facile uso come ChatGPT e il nuovo Copilot per Microsoft 365, le aziende possono sperimentare l’AI nel lavoro di tutti i giorni e scoprire come impiegarla per migliorare la produttività. Questo a partire dai comuni processi d’ufficio con un particolare vantaggio per le attività che richiedono la creazione di e-mail, presentazioni e documentazioni personalizzate, così come nelle attività di supporto interno o verso i clienti.

Lo studio di The European House – Ambrosetti dal titolo “AI 4 Italy: impatti e prospettive dell’intelligenza artificiale generativa per l’Italia e il Made in Italy” realizzato su un centinaio di aziende ha identificato 23 diversi use case in cui la specifica tecnologia risulta utile. Questo a vantaggio di 15 settori economici diversi -finanziario (58%), ICT (58%), distribuzione & logistica (54%), servizi (46%) e la Pubblica Amministrazione (46%) – per almeno 8 tipologie di processi che possono essere resi molto più produttivi.

Quali? In primo piano ci sono i compiti della progettazione, della produzione, della gestione delle supply chain e della ricerca & sviluppo. Le capacità dell’AI generativa si dimostrano determinanti nelle situazioni dove serve gestire e analizzare in breve tempo grandi quantità di dati, quindi ricercare informazioni, fare sintesi, catalogare immagini e testi sulla base dell’interpretazione automatizzata dei contenuti. Insospettabilmente anche in compiti che richiedono creatività, come nella generazione d’immagini o di presentazioni.

Basato sull’AI generativa, Microsoft Copilot è un assistente digitale di pratico utilizzo per aumentare la qualità e la produttività del lavoro umano, senza alcuna presunzione di assorbirne i carichi e le relative responsabilità. Dell’utilizzo di Copilot e dell’AI generativa in genere per la produttività del lavoro in azienda abbiamo parlato nel nostro ultimo webinar (clicca qui per accedere alla registrazione).

La rivoluzione dell’AI generativa e di Microsoft Copilot nel webinar di Lobra Futura

L’intelligenza artificiale generativa cambierà per sempre il modo di lavorare al computer, migliorando la produttività individuale con effetti che, a partire dalle singole persone, saranno sempre più tangibili per la competitività delle imprese. L’AI generativa dà una marcia in più alle aziende d’ogni tipologia e settore, al punto che gli esperti stimano possa produrre, a livello nazionale, un aumento del valore aggiunto annuo pari al 18% del PIL oltre a rimediare, almeno in parte, le future carenze di forza lavoro.

Sono questi alcuni spunti che Luca Polzot, sales manager AI e Copilot di Microsoft ha tratto dallo studio “AI Italy impatti e prospettive dell’AI generativa per l’Italia e il Made in Italy” di The European House – Ambrosetti, discussi nel webinar organizzato nei giorni scorsi da Lobra Futura (clicca per accedere alla registrazione). L’AI generativa non solo aumenta la produttività delle aziende, ma impattà sui processi di business anche negli ambiti creativi e di ricerca&sviluppo.

“Con strumenti come Microsoft 365 Copilot, già disponibile, diventa possibile servirsi di un assistente personale per moltissimi compiti e ridurre gli sprechi di tempo delle ricerche di dati”, ha spiegato Polzot. Ha quindi mostrato in demo come sfruttare Copilot per generare testi, e-mail, creare presentazioni, organizzare dati di vendita o finanziari, fare sintesi in tempo reale degli interventi nei meeting Teams, per esempio, per evitare le noiose ricapitolazioni quando qualcuno si collega in ritardo.

Nel webinar, Marco Caruso, CTO e responsabile della Power Platform di Lobra Futura ha parlato dell’impiego di OpenAI su Azure per creare assistenti Copilot privati per indicizzare i documenti aziendali e facilitare la ricerca sulle intranet SharePoint e da altre fonti, nel rispetto dei criteri di privacy e sicurezza. Oltre a portare l’esempio di una realizzazione nell’ambito delle risorse umane, Caruso ha mostrato dal vivo come si creano le applicazioni in pochi minuti con Copilot e gli strumenti della Power Platform.

A partire da semplici richieste in linguaggio naturale sono stati creati un database con Dataverse, l’interfaccia Web per l’interazione e un workflow di Power Automate per l’invio di un’e-mail ad ogni record inserito. “Copilot consente di creare velocemente sia i data model sia le app per interagire con i processi aziendali”- ha spiegato Caruso, dando testimonianza dell’innovazione portata dall’AI generativa e dell’esperienza che Lobra Futura ha acquisito e può spendere per aiutare i clienti a trarne profitto.

L’innovazione dell’AI arriva in azienda con Microsoft Copilot

Una rivoluzione sta bussando alle nostre porte. E’ quella dell’intelligenza artificiale, le cui applicazioni stanno oggi, un po’ alla volta, entrando nella vita di tutti i giorni. Parliamo delle capacità che presto vedremo arrivare sulle nostre scrivanie attraverso nuovi assistenti digitali, come Microsoft Copilot che ci daranno una mano nella scrittura dei testi, nella creazione di fogli elettronici, nelle presentazioni, così come nell’utilizzo delle applicazioni aziendali.

Ma che cos’è davvero Microsoft Copilot? “Copilot è un assistente virtuale che sarà inserito all’interno di Windows e Microsoft 365, che aiuterà l’utente in tante attività – spiega Marco Caruso, co-founder, enterprise architect e Power Platform Expert di Lobra Futura – dalle ricerche di informazioni alla scritura dei testi, dalla composizione delle e-mail all’automazione dei processi. E questo permetterà alle persone di essere più produttive nel lavoro quotidiano”.

Copilot ha un forte potenziale come strumento per le imprese. “L‘intelligenza artificiale generativa permette a i dipendenti di essere molto più rapidi e veloci nel produrre testi. Con Copilot si può riassumere in testo Word la discussione di una riunione in Teams, ottenerla subito, senza riascoltare la registrazione. Allo stesso modo è possibile comporre dall’interno del CRM le e-mail da inviare ai clienti, o da Windows, cercare informazioni che sono disperse all’interno del pc così come nell’intera azienda”. La prospettiva è rendere il lavoro delle persone più snello e gratificante.

Impiegato assieme alla Microsoft Power Platform, Copilot permette di fare cose altrettanto interessanti: “In Lobra Futura lo stiamo utilizzando per creare più rapidamente le applicazioni aziendali. Utilizzato con Power Pages (strumento della Power Platform per creare siti intranet e Web in ambito B2B) permette di velocizzare la generazione delle pagine, la compilazione dei testi, la creazione dei moduli di contatto, aumentando la produttività e accelerando il time-to-market delle soluzioni”.

Approfondiremo questi temi nel webinar interattivo dal titolo “Microsoft AI e Copilot per Power Platform: la rivoluzione è già qui” il prossimo 9 Novembre 2023 alle ore 16.30 (Clicca qui per registrarti). Con gli esperti di Lobra Futura vedremo come Microsoft Copilot ridefinisce i confini del software, unendo all’AI un approccio di sviluppo senza codice, molto facile da impiegare.

Tutti i vantaggi dell’utilizzo di Power BI di Microsoft

C‘è la dashboard per l’analisi delle vendite. Quella per avere sott’occhio la situazione finanziaria, valutare i risultati della campagna di marketing oppure per vedere come vanno le vendite dei prodotti. Esempi delle possibilità che l’utilizzo di Power BI di Microsoft offre alle aziende per valutare la situazione del proprio business.

Se partiamo dalla considerazione ormai scontata che tramite la tecnologia è possibile raccogliere e analizzare una mole di dati che aiutano manager e imprenditori a prendere migliori decisioni, il passaggio a questo strumento di business intelligence è quasi immediato. Perché Power BI permette di elaborare le informazioni e costruire una reportistica anche graficamente molto efficiente oltre che analizzare e condividere i risultati tra le varie aree aziendali. Se definiamo l’azienda intelligente come l’organizzazione che sfrutta il patrimonio di dati ottenuti dalla produzione e dalle vendite per avere un quadro il più chiaro possibile della situazione e prendere decisioni strategiche con il minor rischio possibile di sbagliare strada, Power BI è uno degli strumenti a disposizione per orientarsi in questo senso.

Grazie a Power BI Desktop, un’applicazione scaricabile gratuitamente sul pc, è possibile elaborare dati e costruire i report. Power BI service è invece l’ambiente cloud dove si accede con un account Microsoft e che permette di analizzare i report. Prevede un abbonamento mensile e una versione Premium dedicata alle grandi organizzazioni. Power BI mobile è l’app da usufruire sui dispositivi mobili.

I vantaggi di utilizzare una soluzione come Power Bi sono molti. Con la soluzione di Microsoft l’azienda può permettersi una soluzione di business intelligence studiata apposta per essere utilizzata anche non solo dagli sviluppatori ma anche da personale meno skillato visto che è semplice e intuitivo. Il personale più esperto in grado di lavorare sulle Data analysis expression di Excel, invece, ha la possibilità di approfondire le proprie analisi e creare modelli grazie a funzionalità come Power Pivot, clustering e previsione.

In questo modo è possibile avere accesso a informazioni in tempo reale per estrarre nuove analisi dai dati a disposizione dell’azienda che ormai sono un asset importante. La possibilità di utilizzare i dati permette di formulare altre domande sull’andamento aziendale e le tendenze del mercato grazie agli strumenti grafici a disposizione. Infine, dà una lettura immediata della situazione attraverso cruscotti o dashboard e con una ricerca nei set offre la possibilità di scovare informazioni nascoste e correlazioni molto difficili da individuare.

Oltre alla visualizzazione grafica che permette di trasformare i dati in numeri leggibili, avere subito il quadro della situazione, monitorando un numero maggiore di Kpi, la dashboard ha il vantaggio di essere interattiva e mostrare la situazione in tempo reale con aggiornamento dinamico. Uno strumento diverso rispetto ai classici report che sono invece statici.

Power BI può interagire sia con prodotti Microsoft come Dynamics, Dataverse e con altri Erp tra cui Sap. Lobra Futura possiede le competenze e l’esperienza per supportare le aziende nell’implementazione di soluzioni data driven che includono Power BI.

Power platform, la velocità del no-code

Secondo Microsoft, più di 7,4 milioni di persone svolgono attività di sviluppo su Power Platform, una piattaforma che comprende una linea di applicazioni software di business intelligence, sviluppo di app e connettività delle app. Microsoft ha sviluppato il linguaggio di programmazione low-code Power Fx per esprimere la logica su Power Platform che forniscono inoltre integrazioni con GitHub e Teams.

Attraverso Power Platform è possibile analizzare le informazioni provenienti dall’azienda e rappresentare i dati aziendali in un’ottica strategica (Power BI), sviluppare app aziendali in modalità Low Coding e identificare i processi da gestire in modo strutturato (Power Apps) automatizzare i flussi di lavoro (Power Automate) e creare chatbot con un’interfaccia guidata senza l’utilizzo del codice (Power Virtual Agents), creare portali Web accedendo anche con le credenziali dei social network (Power Pages). Si tratta di applicazioni che permettono anche a chi non ha esperienze precedenti di developer di gestire e automatizzare le informazioni provenienti da applicazioni aziendali come Microsoft365,sia di terze parti, grazie a un set di connettori. I dati aziendali possono essere storicizzati ed elaborati all’interno del database in cloud Microsoft Dataverse.

L’importanza delle Power platform è tanto maggiore in quanto si inserisce in un contesto che vede la scarsa disponibilità sul mercato di sviluppatori dotati di skill elevati e contemporaneamente del fenomeno della Great resignation con le dimissioni in Italia cresciute di oltre un terzo rispetto al 2021. Questo aumenta l’importanza e la necessità di piattaforme di sviluppo low-code come certifica anche una indagine di Idc secondo la quale su 380 aziende il 48,6% degli intervistati sta acquistando piattaforme low-code o no-code per spostare l’innovazione all’interno dell’azienda. Entro il 2023, si prevede che lo sviluppo low-code sarà adottato da oltre il 50% delle aziende medio-grandi.

Come osserva un analista, supponendo che un’organizzazione disponga di persone con una certa esperienza che sappiano cosa vuole l’azienda, le opzioni low-code e no-code consentono di sfruttare più persone per lo sviluppo rispetto a far passare tutto attraverso il gruppo DevOps. Un’alternativa quindi ad altri metodi di lavoro che rende più veloci le operazioni. Se il tempo medio di attesa per le nuove applicazioni è potenzialmente di mesi o più, e in molti casi solo il 15%-20% delle richieste viene completato, la possibilità di ottenere qualcosa, anche se non ottimale, ma abbastanza buono, in pochi giorni o addirittura in poche ore, è un enorme vantaggio. Questo non significa che Power Platform possa fare tutto; è molto incentrato su Microsoft365, quindi limitato in questo senso. Ma offre alle aziende una flessibilità che altrimenti non potrebbero avere.

Dal punto di vista tecnico gli strumenti di sviluppo low-code estraggono la base di codice più comunemente utilizzata e la sostituiscono con un’interfaccia grafica o un’interfaccia visiva “what you see is what you get” (Wysiwyg) per costruire un’applicazione. No-code non significa necessariamente che non siano necessarie competenze tecniche, l’espressione è infatti opera del marketing, visto che comunque un po’ di codice c’è sempre, ma si inserisce nell’ambito di un contesto dove la velocità di esecuzione e il time to market sono elementi fondamentali.

Lobra Futura ha nel suo portfolio anche questo tipo di soluzioni e le competenze tecniche per aiutare le aziende ad approcciare il mondo del low code velocizzando il percorso verso la digitalizzazione dell’organizzazione. Già diversi clienti si sono affidati a Lobra Futura per implementare soluzioni sulla Power Platform.

Ecco perché implementare il DevOps aiuta la produttività

La prima domanda da farsi quando si valuta l’opzione DevOps è abbastanza semplice. Quanto conviene all’azienda intraprendere questo percorso? La risposta come è ovvio deve essere valutata caso per caso soppesando vantaggi e criticità partendo però dalla consapevolezza che DevOps aumenta la produttività permettendo agli sviluppatori di realizzare del software senza perdere tempo in attività ripetitive. In questo modo si porta valore aggiunto al loro lavoro.

Altro punto di partenza è che non stiamo parlando di tecnologia, che permetterebbe a molti in azienda di lasciare tutto nelle mani dell’It, ma di un processo di gestione del cambiamento, di una nuova cultura aziendale. Poi ovviamente c’è anche l’aspetto tecnologico perché bisogna possedere la capacità per fare fronte alle architetture Cloud native necessarie e ai tool per il software management. L’azienda quindi entra in un nuovo territorio dove è vivamente sconsigliato il fai da te ed è necessaria la presenza di un partner che indichi il percorso corretto in termini di metodo di lavoro e conoscenze tecnologiche.

Quando l’azienda procede verso il DevOps deve applicare processi di Lean Management o di gestione snella che prevedono una serie di miglioramentioggettivi, qualitativi e quantitativi nella gestione. Dal vertice aziendale agli sviluppatori e personale It tutti devono essere coinvolti nel processo che deve essere accompagnato anche da un modo di pensare diverso dove l’apprendimento è continuo e passa attraverso gli strumenti tecnologici e la cultura aziendale. Conseguenza del lean management è il lean thinking che non deve essere considerato come l’applicazione di una tecnica con le sue regola da seguire, ma un modo di pensare, una filosofia aziendale che comprende il sistema motivazionale, la formazione e il modo di allineare obiettivi e progetti.

Definito il valore che come azienda viene generato verso il cliente con prodotti o servizi è necessario stabilire il flusso di lavoro, un’operazione che serve per individuare le inefficienze, i colli di bottiglia, le attività a basso valore aggiunto per capire quali sono invece le attività sui cui vale la pena di concentrare l’attenzione. A questo punto come azienda dovremmo avere un quadro più chiaro della situazione e quindi poter procedere all’ottimizzazione del flusso per focalizzarci sulle attività a valore aggiunto che dovranno essere percepite dal cliente perché rispondono a sue esigenze. Questo processo non si deve esaurire nel tempo ma prevede un percorso continuo che faccia diventare l’evoluzione e il miglioramento parte del Dna aziendale. La meta deve essere considerata sempre lontana.

Quando si entra nel mondo della digital transformation l’esigenza di partner affidabili si fa ancora più forte. L’azienda si concentra sul core business e con l’aiuto di partner come Lobra Futura intraprende un percorso di miglioramento. Oltre a tutte le competenze nel mondo cloud, Lobra Futura può dare il suo apporto per quanto riguarda collaboration, organization e business process management così come nella gestione del software per il project lifecycle management.

Cambia la cultura aziendale con DevOps

In un mondo che corre sempre più veloce anche le aziende devono adeguarsi aprendo la collaborazione fra team multidisciplinari formati da persone con studi ed esperienze differenti. È questo uno dei caposaldi del DevOps, un framework che unisce l’expertise dei developer, gli sviluppatori, con quella del personale che si occupa dell’It.

Standardizzare, velocizzare, automatizzare e ottimizzare le attività legate al software è l’obiettivo di questo metodo di lavoro che oltre alla creazione di piccoli gruppi di lavoro multidisciplinari prevede, la ripetibilità dei processi di test e distribuzione, la continua verifica della qualità del codice sviluppato e la raccolta dei feedback degli utenti per il miglioramento continuo. Tutti gli interventi sul codice del software sono sottoposti a una serie di test automatici effettuati a ciclo continuo. E prima di lavorare a una nuova modifica i developers devono, come metodo di lavoro, scaricare una copia del codice conservato in un ambiente condiviso.

È evidente che il framework comprende un cambio culturale per molte aziende l’apertura della collaborazione fra aree aziendali e anche l’utilizzo di nuovo piattaforme che permettano di lavorare al meglio con la nuova metodologia. In particolare si tratta di lavorare su gruppi di lavoro indipendenti gli uni dagli altri che possano intervenire solo su alcune funzionalità del software senza che ne risenta il comportamento complessivo della soluzione. Il codice è a disposizione dei vari gruppi che possono lavorare e cambiarlo di continuo, verificandone immediatamente il funzionamento, senza che la soluzione ne risenta.

Definito il quadro dei DevOps, l’implementazione del framework segue i passaggi classici dell’esecuzione di un progetto. Oltre a una forte convinzione aziendale, bisogna stabilire prima di tutto quali sono gli obiettivi del progetto. Dove si vuole arrivare? È sufficiente raggiungere il target del coordinamento operativo fra sviluppatori e operation oppure si vuole avere un miglioramento dle time to market con soluzioni pronte da rilasciare in modo più veloce?

Da qui parte la definizione di una road map con la definizione degli obiettivi da raggiungere nel breve periodo, in generale si pensa ai tre mesi, per mantenere il coordinamento fra i lavori dei team. Il progetto deve essere tenuto sotto controllo anche in maniera visuale, non solo testuale, utilizzando grafici, colori e altro anche mostrarne i progressi in modo comprensibile anche alle figure esterne ai team di lavoro. Tutti devono essere al corrente del piano avanzamento lavori del proprio e dell’altro team, la circolazione delle informazioni è fondamentale per il rispetto delle scadenze e l’avanzamento parallelo delle operazioni. In questo modo è possibile tenere aggiornata la road map anche rispetto alle necessità aziendali. Mai dimenticarsi del business.

Business case: come migrare al cloud senza problemi

Il cloud attrae, intriga, stimola le aziende incuriosite dai vantaggi in termini di organizzazione e di modello di business che potrebbe portare. Ma il primo passaggio per transitare verso la nuvola consiste nella realizzazione di un business case che metta il vertice aziendale di fronte alla realtà dei numeri per prendere decisioni ponderate. Il Business case permette infatti di quantificare il ritorno economico derivante dal passaggio nel cloud.

Prima di tutto bisogna prima individuare i driver di scelta che fanno pensare all’azienda che il cloud possa essere la soluzione ideale e misurare quindi i vantaggi in termini di costi benefici. Quali sono i limiti delle soluzioni attuali? Perché il cloud potrebbe migliorare la situazione? Il cloud permetterebbe di diventare più competitivi? Queste alcune delle domande da porsi in chiave generale.

Riguardo la tecnologia la parte tecnica deve essere allineata ai dati finanziari e per scendere sul pratico bisogna rispondere a domande sul costo attuale dell’infrastruttura tecnologica, la spesa per i server, i datacenter e l’energia elettrica. Il cloud deve dimostrare con i numeri la convenienza rispetto all’on premises. In sostanza, quanto costa l’attuale soluzione on premises e quanto potrebbe costare la stessa soluzione in cloud. Qui potete trovare il pricing calculator relativo ad Azure, la soluzione di Microsoft per il cloud.

L’assessment è la fase iniziale di valutazione tecnologico-finanziaria seguita da quella di pianificazione e sviluppo. In questa fase bisogna scegliere le tecnologie, i fornitori e anche le eventuali figure da assumere e da formare. Particolare attenzione deve essere data anche alla formulazione del contratto e dei Kpi anche se bisogna tenere conto che spesso ci sono meno possibilità di personalizzazione delle clausole. Altra valutazione è relativa ai tempi del passaggio e quali soluzioni fare transitare. Si pensa di portare sul cloud anche l’area mission critical?

Superata questa prima fase di valutazione si passa all’esecuzione del progetto. La nuvola inizia a mostrare le sue potenzialità con tutti i riflessi sull’organizzazione aziendale e il modello di business.

Con il running si passa alla fase finale con la effettiva implementazione della migrazione e la verifica dei costi che in fase iniziale possono essere appesantiti dalla formazione per il personale. È da valutare anche la possibilità di avere più fornitori nel mondo cloud per non essere legati solo a un’azienda e a eventuali problemi tecnologici.

Nella valutazione finale bisogna ragionare in un’ottica di medio-lungo periodo, non limitandosi ai costi ma a tutti i riflessi che si possono avere sull’organizzazione e il modello di business delle aziende. Per esempio il cloud, nella versione Software as a service, permette di accedere a soluzioni magari troppo costose nell’on premises o per le quali il tempo di utilizzo limitato non ne giustificava l’acquisto che possono invece rivelarsi utili per sviluppare nuove iniziative. Il Cloud poi è riconosciuto come ambiente privilegiato per l’utilizzo di metodologie e strumenti Agile e DevOps e quindi per l’abbattimento dei silos che caratterizzano il modo di lavorare della Direzione It, al proprio interno e nella relazione con il business.

Il passaggio verso il cloud è una delle specializzazioni di Lobra Futura che possiede la certificazione Microsoft cloud platform che testimonia l’esperienza della società nell’implementazione, vendita e manutenzione dei servizi costruiti sul cloud di Microsoft Azure.

I casi di successo della digital transformation

La trasformazione digitale di un’azienda passa attraverso vari aspetti che spesso hanno un unico filo conduttore: i dati. Perché uno degli elementi che differenzia un’azienda tradizionale da una digitale c’è proprio quello di avere a disposizione un tesoro di dati prima sconosciuto che permette di imbastire analisi, effettuare deduzioni, ipotesi da verificare e quindi procedere all’elaborazione di una strategia. Non esistono aziende che non hanno bisogno di sapere qualcosa di più sulla produzione, vendite e in generale sul proprio business, esistono invece aziende che non hanno ancora compreso di essere sedute su un patrimonio che si rivelerà utilissimo.

È il caso di un’azienda del segmento lusso specializzata nella produzione di gioielli, un cliente di Lobra Futura, che ha spinto molto sulla digitalizzazione. Uno dei suoi progetti riguarda l’ambito della produzione per il quale ha messo in piedi una soluzione per il controllo della qualità delle gemme da parte dei gemmologi che ora hanno a disposizione una soluzione che evidenzia una serie di parametri e offre un quadro completo della situazione. Creazione dell’architettura, sviluppo app e dashboard sono i passaggi principali di una soluzione che evidenzia, per esempio, i prodotti di qualità non accettabile e i carati consegnati. La stessa azienda ha messo a punto un’altra soluzione che mette sotto controllo l’after sales. Si tratta di un progetto di business intelligence che permette di scoprire cosa succede negli anni successivi alla vendita per quanto riguarda garanzia dei prodotti, servizi ed eventuali riparazioni. A questo si accompagna un altro progetto per la non conformità della produzione sempre nell’ambito della business intelligence.

Dai gioielli passiamo alle spedizioni con Poste Italiane, un’azienda protagonista negli anni di una importante trasformazione delle attività e del modello di business. Poste, grazie a Lobra Futura in collaborazione con altri partner, ha messo a punto una soluzione per il tracciamento e monitoraggio dei pacchi internazionali appoggiandosi ad Azure il cloud di Microsoft.

In campo assicurativo, invece, un altro cliente utilizza la Bi per l’analisi dei dati finanziari e dei risarcimenti assicurativi. Nel farmaceutico la forza vendita è stata informatizzata con una app per gli informatori che visitano i medici e possono visualizzare i prodotti con le relative informazioni. E un cliente che opera nell’abbigliamento uomo di lusso e sartoria online, ha voluto saperne di più sulle vendite realizzando una soluzione di reportistica con dati e tabelle.

Tutte queste soluzioni, in gran parte all’insegna dei dati, sono state messe a punto da Lobra Futura, società che grazie al suo motto “A culture of Innovation Excellence” si è saputa distinguere immediatamente.

L’azienda diventa digitale

Digital transformation non significa solo iniettare tecnologia nell’azienda. Digital transformation vuole dire anche cambiamento della cultura aziendale e dell’organizzazione. Una nuova azienda diversa da quella del passato con nuovi modelli di business e che punti sul coinvolgimento dei clienti e l’innovazione, invece della semplice efficienza dei costi. Per arrivare a questo risultato bisogna partire da un forte commitment aziendale.
La proprietà o il vertice deve credere con fermezza in questo passaggio epocale, le resistenze non mancheranno, e sostenere con forza la persona o il gruppo di lavoro incaricato di seguire il processo di trasformazione. L’anima tecnologia e della produzione deve collaborare con l’area di business. I silos aziendali, intesi come le varie aree dalla contabilità al marketing alla produzione, devono dialogare tra loro per il raggiungimento dell’obiettivo finale.
Il percorso di change management prevede quindi nuovi processi aziendali con l’introduzione di nuove tecnologie dall’automazione alla digitalizzazione che portino la società a offrire nuovi prodotti o servizi ai propri clienti.

Il digitale deve attraversare in modo integrato tutta l’impresa con una dorsale che permetta una maggiore condivisione delle informazioni fra le varie aree aziendali e che crei un nuovo tessuto connettivo attraverso i dati. Automatizzazione dei processi e raccolta dei dati caratterizzano l’azienda digitale che diventerà data driven nel senso che saranno i dati, che raccontano cosa succede nell’impresa e nel mercato, a guidare la sua azione e le decisioni strategiche.

Fondamentale è una chiara definizione degli obiettivi e delle tecnologie necessarie per raggiungerli. Possono essere i servizi cloud, Internet of things, robotica, intelligenza artificiale o realtà aumentata. Non si tratta di collezionare soluzioni tecnologiche ma di scegliere le più adatte, alcune non lo sono, per l’obiettivo finale. Accanto alla centralità di dati, sarà necessario poi esaminarli, dotare l’azienda dell’infrastruttura tecnologica necessaria che possa essere scalabile e con un occhio attento alla sicurezza.

Per andare dove? Gli esempi non mancano. Macchinari dotati di chip controllati da remoto che veicolano l’azienda nel mondo dell’Industria 4.0 permettono di avere un’assistenza continua e proattiva. Il manutentore non dovrà più inviare il tecnico in caso di un doloroso, per il business, fermo macchina. Ma controllando i dati potrà intervenire prima che sorgano problemi e in altri casi da remoto effettuare le riparazioni. Un tornio di nuova generazione permette un livello di precisione impensabile da raggiungere con le versioni precedenti dei macchinari e quindi apre la strada a una nuova offerta. E con la realtà aumentata l’azienda può mostrare i suoi prodotti arricchendoli di informazioni utili per i clienti.

Poste italiane è un valido esempio di trasformazione digitale. L’azienda negli anni ha arricchito di molto i suoi servizi utilizzando tecnologie come quella realizzata da Lobra Futura che gli hanno permesso di tracciare e monitorare i pacchi con l’utilizzo della piattaforma Azure di Microsoft. Si tratta di una delle tante case history della società specializzata nel traghettare le aziende verso il nuovo mondo della digitalizzazione. Infrastruttura tecnologica, cloud ibrido, Big data, Analytics, machine learning sono solo alcune delle aree di intervento della società che è Gold Microsoft partner e può vantare un know how importante nella consulenza alle aziende per un rapido ed efficace passaggio verso la digital transformation.